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L’uomo ha una naturale tendenza all’Assoluto, attraverso la quale è orientato a superarsi, ad Essere sempre più e meglio; il potente limite ch’egli incontra, catturato dall’anima di desiderio e identificato nei sensi, è costituito dalla costante ricerca del piacere, ovvero, del godimento dell’idea che si ha della vita.
Tuttavia, il godimento di un particolare tipo di oggetto rivolto al piacere può portare felicità, ma non stabile benessere, poiché il godimento, la soddisfazione o l’appagamento di qualunque ordine e grado è sempre duale, quindi conflittuale.
La pratica del Lavoro, invece, porta beatitudine e allo stesso tempo stabile Benessere, poiché la sua natura è al di là dell’impermanenza.
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H. H.