La vita e la personalità di un essere umano possono essere pienamente comprese e definite nelle loro caratteristiche, se considerate non solo dal punto di vista dell’identità individuale, ma anche da quella dell’essere collettivo.
Un essere umano può e opera sempre in due modi. In alcuni casi, sente, pensa e si comporta come un individuo; in altri, come membro di una collettività. Consapevole o meno, egli esiste in due condizioni inscindibili e in costante interazione. Queste possono essere separate solo nelle analisi intellettuali; nella vita reale non sono solo inseparabili, ma da un punto di vista più ampio esse sono omogenee ed interdipendenti.
Come lo Yin e lo Yang della filosofia cinese, queste due condizioni dell’esistenza umana, individuale e collettiva, sono genuini opposti polari che si compenetrano completandosi a vicenda. Se in qualsiasi momento e in una situazione particolare, uno delle due modalità è molto forte, l’altra deve essere debole. Una sarà in luce e detterà i motivi dell’esperienza e l’altra resterà in ombra, una sarà forte e grande e l’altra piccola e debole.
Tuttavia, anche se uno dei due poli nel momento sembra dominare il campo della cosxienza, dettandone incontrastato il comportamento, l’altro polo opera sincronicamente preparandosi a risalire in manifestazione appena le condizioni saranno favorevoli.
Questo dualismo apparente è una caratteristica fondamentale di tutti i modi di esistenza. La comprensione di questa sostanziale e inscindibile interdipendenza apre ad una realtà viva ed essenziale, che permette di superare gran parte delle difficoltà individuali.
Questa verità è oggi concreta e di certa attualità, e forse è utile prestarle la dovuta attenzione.
La Compagnia d’Altrove