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Fin dalla nascita ci è stato insegnato che il mondo è in un determinato modo, e naturalmente in questa fase non abbiamo altra scelta che accettare che il mondo sia come gli altri ci hanno detto che è. Il bambino apprende come deve sentire e come deve pensare il mondo per essere pienamente integrato e amato. Passo dopo passo, gli viene resa familiare una descrizione del mondo che egli impara a percepire, mantenere e difendere come la vera e unica realtà.
L’assenza del buon senso e della ragione induce gli uomini a dimenticare che la descrizione è soltanto un’interpretazione, ma prima che costoro riescano a realizzarlo, hanno ormai intrappolato la loro Essenza in una gabbia da cui emergono raramente nel corso della Vita. Siamo intrappolati all’interno di una bolla percettiva e quello di cui siamo testimoni, e crediamo sia la nostra vita, è un mero riflesso della personale visione della realtà, ormai ridotta ad un monologo astringente proiettato sugli altri e sul mondo. Parliamo incessantemente a noi stessi del nostro mondo ed è proprio grazie a questo dialogo interiore che ignari ci auto-suggestioniamo e lo preserviamo. Con il nostro dialogo interiore lo rinnoviamo, gli infondiamo vita, lo giustifichiamo e confermiamo.
Solo osservando questo sconosciuto dialogo interiore che chiamiamo “io”, possiamo arrestarlo e perforare la barriera di credenze che ci separa dalla vera realtà che siamo. Ogni volta che si interrompe il dialogo interiore il mondo, così come lo conosciamo, collassa e affiorano aspetti di noi del tutto straordinari, come se fino a quel momento fossero stati sorvegliati a vista dai nostri credi, dalle convinzioni, dalle speranze e dalle nostre recondite paure.
La viltà afferra per le gambe chi è intento a volare; la codardia lo costringe a strisciare; la paura lo tiene ancorato alla non vita obbligandolo a rinnegare la propria innata regalità. La paura di Essere è il dilemma irrisolto dell’uomo contemporaneo.
“Di tutti i bugiardi del mondo, a volte i peggiori sono le nostre stesse paure.” Rudyard Kipling
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Hermes
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