Imitazione

La capacità di riflettere coincide con la volontà umana di tendere, non solo a parole ma in modo concreto, verso un rinnovato Modello esistenziale che sia una nuova modalità d’Essere, e di proporre le sue strutture mediante una “visione” penetrante e innovativa perché intelligente, amorevole e saggia. Questa facoltà riflettente trova il suo perfetto completamento non più nell’attuale paradigma, che incita al progresso-consumo ad ogni costo, e si autorigenera attraverso modelli sociali imitati dagli individui in modo coatto e inconsapevole, ma in un’altra capacità, che va perseguita e conquistata in modo consapevole: la capacità di imitare, di fare Mimesi essendo cosxienti del Modello a cui ci si è liberamente ispirati.

L’uomo in ogni esperienza tende attraverso l’imitazione, di norma inconsapevolmente, ad un Modello, e lo fa mettendo in campo al meglio la propria capacità imitativa; ed è proprio attraverso questa facoltà che l’anima costruisce le strutture della personalità, prendendo dall’ambiente e dal contesto sociale-culturale tutto ciò che serve per organizzare l’esperienza terrena.
Perdunque, proprio perseguendo consapevolmente tale capacità di Mimesi, l’uomo può riportare in Terra le strutture celesti…

Hermes

Tratto da La Sacra Realtà – Atto III: Un Tuffo dal Profondo – La Fonte Inesauribile (Sei Altrove Edizioni), di prossima pubblicazione

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