Ipnotizzati dalla mente ordinaria

Una mente non attenta è piena di pensieri, crea continuamente immagini in uno stato passivo e le applica a ciò che vede all’esterno. Le immagini provocano emozioni di piacere o dispiacere le quali, registrate e acquisite come memoria, generano spesso illusioni.
Osservando da un punto di vista fisso, la mente crea una sorta di separazione, un’opposizione, è un giudice che reagisce a tutto con un preconcetto basato su ciò che ha imparato e memorizzato nel tempo. Questa disposizione interna, questo meccanico funzionamento, è uno degli ostacoli più grandi per ricevere impressioni libere, poiché, se identificati nel flusso dei pensieri, quest’ultime si riflettono nel mondo esterno risultando fallaci ed illusorie.

In realtà tutta la nostra vita, identificati nella mente di superficie, è colorata, per così dire, e persino diretta da questa tendenza meccanica e duale. Non c’è un solo momento della giornata in cui smettiamo di giudicare, neanche quando siamo soli. Questo ci tiene prigionieri in una feroce schiavitù, prigionieri di quello che crediamo di sapere e di quello che per abitudine crediamo di essere…

HermesFonte: Realtà in Movimento (Sintesi e Frammenti di Pensiero Vivente, Vol. II), Sei Altrove Edizioni (pag. 38) – per info e anteprima del libro: clicca qui

Precedente Vivere con il Cuore aperto Successivo Lo Spirito segreto

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.