Il mio nome è Nessuno

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Nel Vangelo di Marco, Gesù affronta un uomo posseduto dai demoni e ne chiede il nome. L’uomo risponde: “Il mio nome è legione, perché siamo molti“.

Il significato interiore dell’essere posseduti, mette in evidenzia che i nostri demoni personali sono la causa dell’essere schiavi di ogni impulso interiore di cui poco si conosce e su cui non si possiede alcuna padronanza.
Il significato esteriore considera l’essere posseduti dai demoni come una rara eccezione, uno sfortunato scherzo della natura che deve essere o ignorato, esorcizzato, oppure guarito rapidamente. Il significato interiore afferma che tutti gli esseri umani sono posseduti dai loro demoni. In ogni cultura, attraverso miti e leggende, si evidenziano questi stati interiori dell’uomo, su cui molte religioni nell’ignoranza generalizzata hanno potuto istituire veri e propri dogmi. Tuttavia, a vari gradi, tutti soffrono di mancanza di unità interiore, tutti mancano di un elemento di governo, tutti non hanno un ‘Io’ permanente consapevole della Realtà della vita. Ora un forte impulso fisico ci guida – fame, stanchezza, desiderio sessuale – poi un impulso emotivo lo sostituisce – colpa, autocommiserazione o bisogno di apparire ed essere apprezzati – e poi un impulso mentale lo sostituisce – curiosità, disaccordo, confronto, fantasticherie fantastiche – senza fine.

La maggior parte delle persone non ammetterà mai a se stessa che è così che funziona il proprio mondo interiore, e lo fa perchè non si conosce davvero e dunque così è abituata e continua a credere. Chiamiamo il nostro sognare ad occhi aperti, ‘pensare’. Chiamiamo le nostre emozioni negative, ‘sincerità’. Fingiamo di avere un’intenzione dietro le nostre azioni, ma siamo guidati dai bisogni. Fingiamo di essere cosxienti, di avere un centro, di essere nella vita, di amare, di essere uniti; recitiamo.

Questo aggrava la nostra difficoltà, perché non solo ci manca l’unità, ma ignoriamo anche la nostra mancanza di unità; non solo siamo schiavi dei nostri impulsi interiori, siamo anche schiavi inconsapevoli della nostra ignoranza. Finché pretendiamo di possedere padronanza e libero arbitrio, non faremo mai gli sforzi necessari per raggiungerli; quale uomo o donna si sforza per ottenere ciò che già crede di possedere?

Finché crediamo di essere liberi non lavoreremo per liberarci dall’ignoranza che ci rinchiude in spazi angusti privi della vera vita.

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H. H.

 

 

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