La lotta prodotta per il proprio perfezionamento, grazie al Lavoro, produce sempre un attrito interiore, che rende di volta in volta sempre più dolci alcune parti della vostra Essenzialità, prima acide e amare. Non datevi inutili pene, non si tratta di indulgere nel dolore, o di procurarsi deliberatamente delle sofferenze, bensì di assumersi la responsabilità di affrontare qualunque situazione, qualunque problema, qualunque conflitto si presenti nel corso della propria esperienza di vita; si tratta di essere pienamente coinvolti nella vita, di ergersi con schiena dritta e braccia avanti, qualunque sia la situazione, facendo tutto il possibile per vivere, osservare e comprendere ciò che accade. Ogni volta che per comoda ignavia decidiamo di ritirarci e di non affrontare le difficoltà che noi stessi contribuiamo, per ignoranza, a creare, perdiamo una possibilità di crescere.
Quando lottate contro l’ignoranza, lavorate per conoscere ogni più piccola parte di voi; non potete ottenere questa conoscenza evitando la lotta con la vostra identificazione con la mente e con la personalità. Se qualcun altro lottasse al vostro posto, questa non si potrebbe chiamare conoscenza di sé. La lotta nel Lavoro, inoltre, è una risposta autentica e totale ai più profondi desideri del Cuore. Lottare significa riconoscere tali desideri, mentre non lottare significa ignorarli, abbandonandosi a una vita superficiale, priva di profondità, priva di quelle radici che scendono fino al nostro vero Essere. Se lottate, potrete diventare dei veri esseri umani, e riempire di senso la vostra vita. Se incaricate qualcun altro di risolvere i vostri problemi, oppure se li trascurate senza esplorarli, indagarli o comprenderli, vi negate l’opportunità di scendere in profondità dentro di voi.
Lo stesso vale per gli stati dell’Essenza. Già cominciando a lavorare su una difficoltà che a cicli si ripresenta, nell’affrontarla potrete sentire il senso del vostro valore, ma tale esperienza si approfondisce di molto nel momento in cui la vostra lotta si intensifica mantenendo intatta la vostra aspirazione a crescere, ad evolvere.
Lottare con le influenze della vita spesso non si rivela semplice, ma è la capacità di lottare che differenzia un’essenza bambina da un’essenza adulta. Non c’è maturità senza lotta. Se resterete fossilizzati nell’idea che la vita vi deve qualcosa, o che la vostra famiglia vi deve qualcosa, o che il mondo vi deve qualcosa, resterete attaccati all’idea di un infante bisognoso di cure e attenzioni, e soddisfatti o meno di ciò che ricevete, vi sentirete come dei bambini che non crescono mai. Un bambino cresce affrontando la vita, imparando a conoscere se stesso, e senza lamentarsi tanto, lottando con le difficoltà che incontra. Questo mondo, questo piano di realtà, è semplicemente una scuola evolutiva per adulti.
Hermes
Tratto da La Sacra Realtà – Vol. II: L’Avvento dell’Uomo N-Uovo, Sei Altrove Edizioni, pag. 55-56
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