Conoscere la strada non basta; bisogna percorrerla o, se non si è in grado di farlo, lasciarsi portare. La natura umana esteriore, vitale e fisica, resiste fino all’ultimo, ma l’anima, una volta che abbia sentito il richiamo, prima o poi arriva alla meta.
*
In coloro che hanno dentro di sé un sincero richiamo per il Divino, nonostante le difficoltà che la mente o il vitale possono presentare, gli assalti che possono venire, anche se il progresso è lento e difficoltoso, anche se ricadono indietro o abbandonano temporaneamente il sentiero, lo psichico finisce sempre per prevalere e l’Aiuto divino si dimostra efficace. Abbiate fiducia in questo e perseverate: allora il traguardo è certo.
*
Quando qualcuno è destinato al Sentiero, ogni circostanza, attraverso tutte le deviazioni della mente e della vita, contribuisce in un modo o nell’altro a condurvelo. Sono il suo stesso essere psichico dentro di lui ed il Potere divino in alto ad utilizzare a questo fine le vicissitudini della mente e delle circostanze esteriori.
Sri Aurobindo
Tratto da Lettere sullo Yoga, Vol. I, pag. 186-187 (Edizioni Arka, Milano) – clicca qui per info