La Verità flessibile

La Verità è sempre flessibile. Questa stessa flessibilità appare all’uomo ordinario, congelato nei propri credi, come una minaccia. Egli ambisce e brama la sicurezza certa, fissa, simile ad un muro di pietra al quale appoggiarsi. La rigidità del passato conosciuto appaga quella paura così irrazionale e infondata che esiste nell’animo umano.

L’uomo ordinario, per puro conformismo, crede che ciò che sia fisso sia anche sicuro, e ciò che sia flessibile sia invece insicuro. E siccome la verità è vivente, al pari della vita, deve per forza essere flessibile.

Ecco perché coloro che hanno paura dell’ignoto temono la verità, la luce e la vita.
Credere che la flessibilità sia insicura è uno dei maggiori abissi di cui si nutre la nostra illusione. Mentre procediamo in questo Lavoro, troveremo innanzitutto che questa specifica paura esiste in noi e che ci aggrappiamo, consapevoli o meno, alla presunta sicurezza della “regola fissa”. Asserviti a questa idea, un’immagine ideale, ci sembra di sentire come se potessimo appoggiarci ad un solido muro che ci da sicurezza (la famiglia, il lavoro, la città in cui viviamo, i punti di vista, le tendenze, i modi di essere).
Le idee preconcette, la pseudo conoscenza di sé, le convinzioni e le credenze che strutturano la nostra immagine ideale sono le regole fisse, i nostri punti di riferimento che sembrano garantirci un sostegno forte; invece, nell’esplorazione della nostra intima natura, si riveleranno proprio i limiti da superare, i legami da cui prima o poi dovremo sganciarci.
In questo processo di distacco dalle convinzioni personali fisse, risiede la confusione riguardo alla responsabilità personale. Quando ci si appoggia ad una regola fissa, si sposta la responsabilità sulla regola, o sull’ente a cui si associa la regola da seguire (famiglia, sistema sociale, religione). Quando, grazie all’indagine, ci si accorge che non esiste nulla di simile, ci si spaventa perché si deve determinare, ogni volta da capo, quale condotta e atteggiamento adottare. Si deve scegliere da che parte stare. Con la verità flessibile, la responsabilità si sposta automaticamente su di sé.

Quando non temete più la responsabilità personale, perché avete perso il disprezzo e la sfiducia in voi stessi, non temerete più l’universo flessibile. Non avrete più bisogno di aggrapparvi ad una legge rigida che vi conforma in un’angusta struttura. Vedrete all’opera la Legge flessibile, e questo non sarà per voi un pericolo. La regola, o la legge inflessibile e rigida, vale per il bambino ancora immaturo che (ovviamente) non può e non osa assumersi alcuna responsabilità.

La paura dell’ignoto deriva effettivamente dall’insicurezza: “Sarò in grado di farcela?”, “Il mio giudizio sarà adeguato?”, “Le mie reazioni saranno corrette?”, “Farò uno sbaglio?”, “Oserò sbagliare?”. In altre parole, la più profonda paura dell’ignoto è non conoscere se stessi. Grazie al nostro Lavoro, conoscendo e trasformando questa paura, non temeremo la responsabilità personale e non avremo paura della verità e delle leggi flessibili dell’universo. E nemmeno temeremo la vita, e dunque la nostra intima Essenza, che è sempre flessibile. La nostra Essenza, per sua stessa natura flessibile, in sintesi, è immutabile, ma mai statica.

Hermes

Tratto da La Sacra Realtà – Atto II: L’Avvento dell’Uomo N-Uovo (Sei Altrove Edizioni), pag. 125-126: puoi saperne di più e acquistare il libro cliccando qui

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