La Via della Rosa

Lo sbocciare in noi del principio d’Amore implica la morte dell’io ordinario, o empirico separativo; e questo atto, bisogna ancora ribadire, non è per tutti. Per meglio dire, non tutti sono qualificati (per quanto tutti lo siano potenzialmente) né disposti a comprendere e trascendere l’illusione collettiva per ritrovarsi nella sfera dell’Io interiore (…)

“Non date le cose sante ai cani e non gettate le vostre perle ai porci, perché non le pestino con i loro piedi e, rivoltandosi, vi sbranino” (Mt, VII-6).

La “Via della Rosa” è utile solo a coloro che vogliono davvero riempire i propri otri vuoti, avendo compreso di possedere, all’inizio, solo la propria Aspirazione.
Non si può offrire ciò che non si ha, i più sperano e credono di dare ciò che non hanno. Noi siamo in guerra gli uni con gli altri perché siamo in guerra con noi stessi. Non cercate dunque di trasformare gli altri, ma operate con disciplina per trasformare voi stessi. Chi asserisce che l’Ordine possa essere instaurato, senza che sia prima di tutto realizzato nei singoli, è lungi dall’aver compreso la causa determinante del conflitto umano.

Hermes

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