L’autostima

La personalità può pensare al senso di autostima, al valore di sé, solo in termini di prodotto di qualche azione, di un riconoscimento o di qualche successo.
Il senso di autostima dell’individuo è allora il prodotto, per esempio, del successo in campo professionale o sociale, o semplicemente in ambito familiare.
Per l’individuo che si trova a vivere ad un livello più sottile di esistenza, l’autostima è il risultato del vivere e dell’agire secondo i propri principi e le proprie convinzioni. Ad un livello ancora più profondo, essa è l’espressione del rimanere fedeli alle proprie emozioni ed alle proprie istanze interiori. Tutto questo è chiaro e comprensibile, ma non è ancora la prospettiva dell’Anima, dell’Essenza. Dalla prospettiva di quest’ultima l’autostima non è il prodotto di qualcosa. L’autostima, quando è reale, è la percezione diretta del valore dell’Essenza. E questo valore non è null’altro che l’Essenza stessa in uno dei suoi aspetti.

Il valore, secondo questa prospettiva, non è qualcosa che si conquista o si acquisisce, perché è la nostra Vera Natura.
Le potenti ed onnipresenti forze che sopprimono l’Essenza sono le stesse che operano contro il suo recupero.
È estremamente difficile, per moltissimi individui, districarsi abbastanza da entrare in contatto con l’Essenza e vedere la propria vita e la realtà dal suo “punto di vista”.
L’Essenza è Valore ed è ciò che l’uomo definisce conoscenza di sé.

Hermes

 

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