È credenza comune che chi imita rinunci alla propria unicità e, con ciò, alle proprie individuali capacità creative. Al contrario, sono proprio le sue qualità specifiche che trovano modo di esprimersi ricopiando liberamente il modello prescelto o utile in quel determinato momento.
In altre parole, imitare è fare “come se”: un atteggiamento che si libera dall’accezione passiva o semplicemente mimetica che i più vorrebbero dargli e si colora invece di un precso atteggiamento volitivo, di un desiderio di emancipazione che fa tendere ogni sforzo alla conquista di quell’integrità interiore (perfezione, indivisibilità, centratura, armonia) che il Modello possiede e che, per analogia, ci è possibile possedere…
Hermes
Questo Pensiero è tratto dal saggio “Il Modello“, pubblicato all’interno del volume “Un Tuffo dal Profondo – La Fonte Inesauribile” (Sei Altrove Edizioni) – clicca qui per info