Resurrezione

La personalità crede che il proprio lavoro sia indispensabile, finché non sperimenta e comprende le più profonde dimensioni essenziali. Quando queste cominciano a manifestarsi, l’individuo inizia a vedere che l’attività dell’io (il senso di sé personale) è l’ostacolo principale da superare, causa di ogni limite, sofferenza e conflitto.
Grazie ad un costante Lavoro di spersonalizzazione, il vero sé può essere integrato e il senso d’identità spostarsi dalla personalità all’Essenza. L’individuo allora sente di essere l’Essenza, non colui che la percepisce.
Una volta che l’Essenza viene riconosciuta come il proprio vero Essere ed esperita come tale, ha luogo una trasformazione radicale: una concreta Resurrezione. È solo allora che la vita non può più essere la stessa. Anche se questa trasformazione potrebbe essere totale, essa in genere si verifica solo parzialmente, o si attua per gradi. La sua natura radicale, comunque, permane: l’individuo è in contatto con il suo vero sé e sa che questo rappresenta la sua vera identità esperita come Essenza personale.

Con questa resurrezione inizia il processo della trasformazione interiore, che all’inizio ha luogo sia a livello mentale-emotivo che essenziale. La mente e le emozioni vengono progressivamente purificate, e l’oggettività diventa sempre più completa; la Realtà si svela semplicemente per ciò che è. L’Essenza si transubstanzia nei suoi vari aspetti e nelle sue varie dimensioni. La vita cessa di essere dominio esclusivo della personalità. Nella misura in cui l’Essenza si sviluppa e si espande, espone settori sempre più profondi e fondamentali della personalità, producendo nuova conoscenza e maggiore obbiettività. Queste, a loro volta, permettono all’Essenza di sostituirsi alla personalità in un numero sempre più ampio di attività e dimensioni.
La realtà della realizzazione si esprime in misura sempre maggiore nella vita e nelle azioni dell’individuo. Vivere la propria vita e lavorare su se stessi diventano una cosa sola. Il vero sé, la vera identità, agisce direttamente attraverso di lui. Egli diventa semplice, sincero, incisivo e diretto. Ad ogni nuovo giorno, pari all’aurora, risorge ed esiste come Essenza. Vive immerso nel mondo, ma è intimamente e costantemente collegato alla Suprema Realtà che si trova oltre la personalità, la mente ed il tempo, e perfino l’Essenza stessa. In questo stato d’Essere “l’Uomo indiviso” sa, fa e dice: “Non la mia ma la Tua volontà si compia”.


La Compagnia d’Altrove

 

 

 

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