Tutte le Forze con cui entrate in contatto, se per paura opponete loro resistenza, procurano sofferenza. Spesso queste Forze si celano proprio dietro a ciò che meno amate di voi, alle proiezioni e alle limitazioni che vi siete autoimposti quando avete sofferto, perché in quel dato momento avete permesso a quella stessa Forza di esprimersi. Per questo dovete necessariamente entrare in contatto con ciò che meno amate di voi e che avete lasciato in sospeso; per conoscerlo, accettarlo, dovete fare l’amore con i vostri limiti, abbandonarvi al dolore e alla sofferenza, solo così entrerete in contatto con questa Forza dinamizzata che già risiede in voi ma che da voi viene limitata e soppressa. È già lì.
Solo così comprenderemo che tutto era una, seppur solida, illusione. Siamo sempre e comunque i creatori della nostra Realtà, ricordiamocelo. Più scappiamo dalle nostre responsabilità, più ci allontaniamo dal flusso della vita opponendo la nostra stessa energia come resistenza. Questa resistenza è di fatto il limite che noi stessi per ignoranza ci siamo imposti e che nel tempo si è rinsaldato, cristallizzato, diventando un modo di essere, una tendenza meccanica, un’inclinazione automatica, che nella sua massima espressione (negativa o positiva che sia) richiede sempre di essere vista per essere superata e trasformata: le chiamo opportunità queste. Chi è in grado di attraversare queste difficoltà può dirvi che, alla fine, ciò che credete essere un limite si rivela un’opportunità di crescita e custodisce la vostra vera Forza, la vera risorsa.
Hermes
Tratto da Omeostasi Superior (Sintesi e Frammenti di Pensiero Vivente, Vol. III), Sei Altrove Edizioni