Servire l’Essenza

Se un individuo si impegna con passione a ritornare all’Essenza, di certo le tematiche che dovrà affrontare sono quelle che nei circoli psicanalitici vengono associate al narcisismo, alla psicosi e alla patologia borderline. Tuttavia, queste tendenze, nel loro insieme denominate “nucleo psicotico”, sono in genere seppellite molto in profondità nell’inconscio e l’individuo normale non si trova mai nella condizione di doverle riconoscere e affrontare.
Egli, essendo disconnesso dalla propria realtà interiore, non entra mai consapevolmente in contatto con il proprio nucleo psichico e, dunque, non entra neanche mai in contatto con la propria Essenza, a meno che non si dedichi con onestà e dedizione al Lavoro necessario per recuperarla.

Le tendenze psichiche classificate come narcisismo, sindrome borderline e psicosi non sono altro che deficienze nella struttura della personalità, come è ormai ben compreso dalla psicologia del profondo. Il Lavoro sullo sviluppo dell’Essenza richiede innanzitutto che venga confrontata ed ammorbidita questa struttura. Esso, praticato con metodo e rigore, non solo la modifica, ma in un certo senso la smantella, in modo che l’identificazione con l’io possa essere superata e la vera identità, l’Essenza personale, possa essere recuperata. Questo Lavoro di “spersonalizzazione” fa necessariamente venire alla superficie tutti i conflitti, le paure e le distorsioni che si nascondevano nell’inconscio.
Non stiamo certamente lodando le carenze e le distorsioni della personalità: le tendenze borderline e quelle psicotiche non sono l’Essenza, ma lacerazioni nella struttura della personalità.

In verità, perchè il lavoro sullo sviluppo dell’Essenza possa essere portato avanti, la personalità deve essere solida e flessibile. In caso contrario, l’effetto destrutturante delle paure e dei conflitti, sarebbe troppo forte per poter essere tollerato. Il processo del recupero e dello sviluppo dell’Essenza non richiede che la personalità sia completamente e permanentemente dissolta. Al contrario, richiede che vi sia una personalità sufficientemente forte e flessibile da consentire di essere temporaneamente destrutturata e successivamente ricostruita ad un più alto livello, più vicino alle direttive e alle intimazioni dell’Essenza. Ciò che è veramente necessario è che la personalità si metta al servizio dell’Essenza e cessi di pretendere di esserne la padrona. Essere al servizio dell’Essenza è la vera funzione della personalità.

Questo Lavoro è psicodinamico perché le difese della personalità vengono analizzate e comprese. Le paure vengono osservate nella loro giusta prospettiva, il che permette all’individuo di affrontarle e superarle molto più facilmente.
Questo metodo può sembrare una forma di psicoterapia, ma in realtà non lo è. È qualcosa di totalmente diverso, anche se fa uso di tecniche e di conoscenze di tipo psicologico.


La Compagnia d’Altrove

 

 

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