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Dire la verità è un atto naturale se le nostre parole vengono dal nostro cuore, mentre riflettere implica un momento di ascolto di noi stessi e dell’altro e una modalità pacata nell’esprimerci. Occorre eliminare la parola inutile, quella che non serve, la parola riempitiva che vuole riempire il vuoto dei nostri disagi, la parola superficiale priva di senso reale e la parola frettolosa, quella detta in fretta, senza riflettere.
L’io ordinario nella sua costante risposta automatica crea costante disarmonia esprimendosi sempre e solo per giustificare e dissimulare, per apparire e per ottenere. Queste parole vengono spesso utilizzate per nascondere e dirigere le proprie insicurezze, timori che diventano così il velo delle nostre stesse paure.
Abbiamo la possibilità di scegliere se continuare a distorcere la verità, oppure riconoscere la verità stessa anche se questa può deluderci e non piacerci. Nel momento in cui riconosciamo la verità possiamo spingerci oltre e crescere come individui portando trasformazione nella nostra vita.
La sincerità è di fronte a sé stessa. Essere sinceri, sempre, implica ogni volta ascoltarsi, guardarsi dentro.
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H. H.