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L’uomo contemporaneo è facilmente impressionabile da fenomeni insoliti, forse perché è così cieco da lasciare ben poco spazio alla conoscenza di se stesso e dell’intero mondo circostante. Nel corso della sua vita ordinaria, egli ha nel migliore dei casi una conoscenza solo superficiale del suo apparato sensoriale psicofisico, e nessuna dei suoi funzionamenti interiori e del suo potenziale evolutivo.
Prima di diventare validi viaggiatori nel labirinto della vita reale, dobbiamo imparare che quando non sappiamo rispondere ad una domanda, se ci concentriamo su di essa e sul suo intimo perché, sarà essa stessa a suggerirci la risposta, come una domanda sempre fa; a patto di non rifugiarci in un mondo tutto nostro, dove a domande immaginarie, che nulla hanno a che vedere con la realtà, forniamo risposte preconcette, dettate dalla nostra sovrastruttura personale. Il come e il cosa servono per aprirci a domande foriere di senso, espresse dai perché dell’Essere e dell’Esistere.
Per superare se stessi bisogna prendere contatto con ciò che in noi è autentico, vero e bello, oltre le credenze convenzionali a cui soggettivamente si è sottomessi. Realizzare la Verità dell’Essere è l’unica possibilità che libera l’uomo dalla sovrapposizione egoica, sia essa personale o sociale.
La vera Libertà risiede dunque nell’essere e manifestare il nucleo Divino che anima e colora la Vita in noi e oltre noi.
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Hermes
Grazie a tutti voi e una serena Pasqua…questo passaggio io lo auguro ogni giorno a tutti noi
Grazie
Grazie a te Maurizio, ricambiamo il luminoso Augurio.
Un corale Abbraccio