Intima Presenza

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L’attenzione è lo strumento primario dell’Essere essenziale.

Attenzione, Presenza e Portamento sono lo scettro trino del Maestro del Cuore.
Quando esercitiamo la nostra Attenzione, concentrandola su qualcosa, senza imporla, senza contaminare l’oggetto su cui è focalizzata con le nostre interpretazioni personali e soggettive, senza oscurarlo con la nostra ignoranza, con interpretazioni superficiali che distorcono la nostra comprensione della sua vera natura, solo allora potremo lasciarla essere qual essa è, ed in tal modo essere noi stessi ciò che siamo.

In assenza d’Attenzione, le nostre percezioni sono così impregnate di significati personali assolutistici, monologhi mai davvero sperimentati e ancor meno verificati, che possiamo star certi della loro erroneità. Sono errate perché frutto delle nostre elucubrazioni, delle suggestioni distorsive a cui per meccanicità siamo continuamente indotti sperperando gran parte della nostra energia creativa.
In genere, non vediamo quello che c’è, ma solo quello che ci aspettiamo ci sia. Dobbiamo imparare a percepire le cose come esse sono, non come la nostra mente, i sentimenti e le pulsioni desiderano che siano.

Questo Portamento non è per niente facile da sviluppare. Tutto sommato, richiede solo che noi addestriamo di nuovo tutto il nostro apparato percettivo ed il sistema con cui elaboriamo le informazioni, e che gettiamo via tutto ciò che per coercizione, convenzione o convenienza desideriamo credere, cioè quei ruoli che ci fanno apparire conformati e presentabili sui palcoscenici dell’incubo mondano e socio-culturale che chiamiamo “vita”.

Quanto si afferma qui non teme smentita, se il Potere dell’Attenzione vigila sulla nostra esperienza la Presenza è senza velo.

Le porte che aprono il Cuore alla realtà dell’Essere non hanno connotazioni umane, tuttavia il prezzo dell’Assoluta intimità con la Presenza, è l’essere soli.

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Hermes