La mente fisica: la funzione istintiva e motoria (1ª parte)

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Dei nostri tre corpi, il corpo fisico a prima vista sembra il più facile da osservare. I suoi movimenti e le sue posture sono fisici, e quindi osservabili e tracciabili. Se faccio un passo avanti, è il mio corpo fisico che coordina questa azione; se sposto un oggetto da un posto all’altro, è il mio corpo fisico che compie questo compito. Ma insieme a questa capacità di movimento, ci sono molte sfumature sottili radicate anche nel nostro corpo fisico che influenzano profondamente la nostra emotività e la nostra psicologia.

Tuttavia, per osservare le sue sfumature più sottili, dobbiamo dividere ulteriormente le manifestazioni del nostro corpo fisico in due: una funzione motoria e una funzione istintiva. La prima è responsabile della capacità di movimento del corpo (muscoli, articolazioni, nervi), la seconda del mantenimento del suo benessere (sistema neurovegetativo, sistema nervoso centrale ecc.) Nessuna di queste due funzioni è esclusivamente fisica perché entrambe sono attive ed influenzano tutta la nostra struttura emozionale e psicologica.

La funzione di movimento nel corpo fisico ci consente di camminare, digitare, ballare, fare sport ed eseguire una vasta gamma di movimenti esterni. Ci concede anche la capacità di imitare e automatizzare azioni complesse, come ripetere degli esercizi, andare in bicicletta o guidare un’auto, che in un primo approccio richiedono la nostra attenzione concentrata, ma attraverso la ripetizione diventano automatiche.

È questa capacità di automazione che richiede un esame più approfondito, perché permea le altre funzioni emozionali e mentali e ne consente la fluidità. Ad esempio, la funzione in movimento consente alla funzione intellettuale di collegare parole e significato senza soluzione di continuità e padroneggiare la capacità di parlare. Consente alla funzione emotiva di abbinare le reazioni agli stimoli e le dà la capacità di rispondere con facilità ai costumi e alle aspettative sociali. In effetti, la nostra funzione mobile funziona come una ruota rotante che consente la fluidità non solo per se stessa, ma anche per le altre funzioni.

Questa natura rotazionale correla la nostra funzione in movimento con il tempo, perché il tempo è anche rotazionale, ciclico; è determinato dalla rotazione delle sfere fisiche: la rotazione della terra attorno al proprio asse che segna un giorno, il crescere e il calare della luna che segna un mese, l’orbita della terra intorno al sole che segna un anno. Ognuno di questi cicli è presente e influenza la nostra struttura psicofisica e a vari gradi ne influenza i ritmi predisponendola alla ripetizione ciclica nel tempo. In effetti, si può dire che il nostro centro motorio è sotto la Legge del tempo, anche se tutte le implicazioni di questa affermazione richiederebbero una spiegazione più lunga…

 

[2ª parte a seguire]

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Hermes

 

 

 

 

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