L’essere umano è fatto di tre parti distinte, ognuna con un corpo a sé stante.
Ciascuno di noi ha un corpo fisico, un’essenza che anima quel corpo e una personalità.
La psicologia transpersonale, a guisa di antichi insegnamenti, insegna il “significato interiore” di queste parti e approccia gli esseri umani come esseri incompiuti, incompleti. La natura ci porta solo fino ad un certo punto, oltre il quale bisogna lavorare, conoscersi, per realizzare il proprio potenziale innato.
Finché rimaniamo sottosviluppati, non c’è alcuna relazione armonica tra i nostri tre centri di cosxienza e le loro molteplici funzioni e impulsi. Gli stessi, se non conosciuti, non hanno alcuna possibilità di relazione tra loro, essendo separati sia nelle attività che nelle manifestazioni.
Quindi, se la realtà interiore dell’essere umano è divisa in tre cervelli indipendenti creduti un’unità, questo spiega la perenne contraddizione di noi stessi. Non esistono elementi di governo unificato nell’uomo ordinario, nessun Signore a comandare la mente che può disciplinare i sentimenti e guidare con armonia le esigenze naturali del corpo.
Non illudiamoci oltre, è la realizzazione della Tri-Unità dello Spirito che alberga in ognuno, lo scopo sacro della nostra intima esperienza. È la conoscenza per identità di questo Spirito il senso ultimo della vera Vita; tutto il resto è un mezzo per raggiungere un fine; un’apparenza, non la Realtà.
Hermes