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Fin quando la nostra personalità esteriore sarà la sorgente della nostra consapevolezza e della nostra attenzione, che rappresentano per noi e per gli altri la totalità della nostra esistenza, continueremo a produrre mandrie di allucinazioni cerebrali, e saremo destinati a seguire la personalità nelle sue congenite identificazioni.
La nostra Attenzione continuerà a frammentarsi in pezzettini infinitesimali al presentarsi di ogni nuovo impulso, desiderio, velleità, associazione, mancanza, bisogno. Ad ogni nuova distrazione continueremo a sorprenderci coinvolti nel banale significato socio-emotivo (o socio-patico) degli eventi, mentre insceniamo, pervasi da una silenziosa angoscia esistenziale, la telenovela quotidiana della nostra vita mondana.
Solo se riusciamo a individuare e coltivare in noi l’Essenza, vera volontà nell’uomo, e con la pratica quotidiana la addestriamo e la padroneggiamo, possiamo fare davvero di tutto: possiamo letteralmente muovere le montagne.
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Hermes
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