Conoscenza di Verità (Parte 2ª)

*

Prima parte qui

Dal punto di vista Tradizionale l’ascesi è divisa in due fasi, l’una è di ordine passiva, di ricettività, di attesa cosxiente, di disponibilità e l’altra di ordine attiva, emissiva, proiettiva, radiante.
L’Opera di trasformazione, di conquista, di padronanza è di ordine attivo, emissivo, solare.

Quando l’io, attraverso la pacificazione delle emozioni risolve la reattività dei fuochi istintivi sensoriali, struttura una buona postura di silenzio mentale, l’Opera si apre “fisiologicamente” ad un grado di ordine superiore; allora l’individuo, come personalità, non può fare più niente. A questo punto è la Forza di ordine universale che assorbe il particolare, è la Luce interiore che opera riassorbendo il riflesso dell’io, è l’Essere, non più velato, che nutre radiante l’anima incarnata.

La ragione umana, la razionalità empirica, o si si vuole, l’io psicologico coi suoi contenuti, può avere una sua relativa validità solo nell’ordine individuato, da cui non può afferrare l’Essere che si svela solo con un totale abbandono al reale, e ciò avviene attraverso un sincero e totale “Surrender”.
Tuttavia, se incominciamo ad abbandonarci prima di aver compiuto l’opera di soluzione dei contenuti dell’io con le sue innumerevoli sovrapposizioni, non facciamo altro che abbandonarci al mondo intermedio, quello psichico, delle ombre, dei fantasmi.

L’abbandono, il vero Surrender, non è una cosa facile, per quanto possa sembrarlo; anzi, è l’ultimo passo che una cosxienza, maturata al fuoco della purificazione o liberata dalla luce della conoscenza, possa fare.
Quando la mente ha raggiunto il suo estremo limite di “impossibilità” a cercare, a voler capire, giustificare, a desiderare, a possedere, ad ottenere, quando insomma ogni brama riassorbendosi trova soluzione, quando ogni sforzo attrattivo-repulsivo è cessato, allora, la mente si abbandona senza alcuna resistenza, senza tergiversazioni, senza rimpianti.
In questo abbandono c’è “isolamento”, o se si vuole solitudine, da ciò che precede – passato – e da ciò che segue – futuro; ciò implica che la cosxienza, essendosi contenuta e ripiegata su se stessa, ha cessato di avere prospettive, ha cessato di proiettarsi e muoversi.


H. H.

*

da «Un Tuffo dal Profondo – La Fonte Inesauribile»

 

Precedente Conoscenza di Verità Successivo Vivere la Realizzazione

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.