Deriva dell’Anima

*

Quando l’uomo diventa consapevole della sua prigione psichica e vuole fuggire da essa, deve rompere innanzitutto i suoi legami con il mondo delle apparenze e dell’illusione.
La “deriva dell’anima” è un preludio necessario quando si separa il grano dal loglio. I contorni degli oggetti, e l’interesse che essi suscitavano, svaniscono a poco a poco. Il cuore umano cade in una sorta di letargia, le pulsioni e le sensazioni che accendono i desideri predatori, e compensatori, si affievoliscono, favorendo un rinnovato sentimento di sé.

Non sbagliamo però ad interpretare questo necessario passaggio: la deriva della personalità (come crisi esistenziale) e l’oblio degli oggetti (credenze, affetti, lavoro, accessori), non sono affatto sintomi di debolezza. Lo Spirito, al contrario, è al Lavoro Altrove.

In questo nuovo stato d’essere, si ha la percezione che il mondo fosse solo uno scenario cangiante e multicolore, ma mai sperimentato nella sua poderosa semplicità e Bellezza. Poco per volta, si leva all’orizzonte un paesaggio nuovo, una Realtà autentica che va oltre ogni misura.

Ora, la sincronia degli eventi ci apre ai ritmi felpati del Maestro interiore, risvegliando l’Anima alla Realtà dell’Essere.

*

Hermes

 


In apertura: opera di Christoffer Relander

 

 

Precedente Il Filo d'Oro Successivo Il Sacro Fare - Sacrificare

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.