Le due nature

Arriva un momento in cui giungiamo a vedere due aspetti, due nature in noi: una superiore, che è in relazione con un mondo, e una inferiore, che è in relazione a un altro mondo, diverso. Cosa siamo? Non siamo né l’una né l’altra: né divino né animale. Prendiamo parte alla vita sia con la natura divina sia con quella animale.

L’uomo è duplice, non è uno. E in quanto tale, rimane solo una promessa d’uomo finché non riesce a vivere con entrambe le nature presenti in lui e non ritirarsi ora nell’una e ora nell’altra. Se si ritira nella parte superiore è distante dalle proprie manifestazioni terrene, non può più fruirne e valutarle pienamente con tutto se stesso; non conosce o non sperimenta più la sua natura terrena. Se scivola nella natura inferiore, dimentica tutto ciò che non è animale e non c’è nulla che possa opporvisi; è animale… e non uomo. L’animale rifiuta l’angelo. E l’angelo volta le spalle all’animale.

Un uomo cosxiente è sempre vigile, sempre attento, si ricorda di sé in entrambe le direzioni e ha sempre due nature, l’una di fronte all’altra.

Hermes

 

 

 

 

 

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