Sommo Bene

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Se nutriamo una potente aspirazione a risvegliarci alla vera Vita, allora, usando la forza della Presenza, in particolari momenti dovremo sottoporci consapevolmente a periodici annientamenti, così che le limitazioni imposte dalla struttura egoica siano lentamente ma inesorabilmente erose, diminuite e infine trascese. S’intende che questo è un processo di ricostruzione interiore, che non accade in un seminario che dura un fine settimana o in un corso di miracoli, quantunque sia il Cristo in persona a presiederlo.

Il “rimembrante” non cerca più scorciatoie, piuttosto dalle prove insite in ogni esperienza impara a restare calmo e vigile per dominare le possibili reazioni; esposto alle radiazioni purificatrici della forza dell’Amore, prende nota delle resistenze, delle negazioni, delle ossessioni e delle inspiegabili paure che inevitabilmente tentano di limitarlo e modificarlo. Conoscersi è essere un tutt’uno con ciò che è esperito, responsabili attivi della propria esperienza.

L’uomo è in errore quando polarizza l’azione dell’Amore al solo concetto di bene. Il rimembrante è consapevole che la forza dell’Amore opera sia nella luce che nell’oscurità; il suo compito più arduo è restare focalizzato su ciò che è essenziale per il Lavoro e ciò che non lo è: questo è il suo vero bene.

Oltre le possibili interpretazioni, è certo che in ogni esperienza è all’opera la forza dell’Amore che guida l’umano sempre verso un unico fine, il Sommo Bene.

 

“Come in alto così in basso, come dentro così fuori, non c’è che una sola Legge e colui che opera è Uno.” (Ermete Trismegisto)

 

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Hermes

 

 


Immagine in apertura: fonte (link)

 

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