2021 – Semi dal Futuro

In questo momento storico è doveroso riflettere sulla nostra idea di Libertà che è, ed è stata, nella maggior parte dei casi un concetto di ribellione, che sotto molteplici aspetti, nei vari passaggi storici negli ultimi secoli, si è rivelato incostruttivo, relegante e incongruente.
Nell’ultimo secolo, in Occidente la Libertà ha avuto pieno significato nel distacco da un potere tirannico, da dogmi ecclesiastici e dai decreti morali delle società; oggi tale significato è rivolto ai nuovi modelli totalitari controllati da congregazioni tecnocratiche, fredde e spietate. L’uomo ha cercato, e cerca, disperatamente la libertà come protesta contro l’ineguaglianza e la schiavitù – una protesta che resta incompleta perché operata nei soli piani emotivo ed intellettuale.

La protesta è una fase necessaria; e lo è anche la volontà di liberazione, sia essa politica o spirituale.
L’enfasi sulla libertà creativa e sulla piena individualità personale è più che mai necessaria, in quanto viviamo in una società oramai disumanizzata, de-personalizzata e standardizzata, dominata da modelli e regole generali, da una burocrazia che soffoca l’iniziativa personale, e da leggi “scientifiche” che, facendo riferimento alle sole medie statistiche, lasciano fuori dal quadro essenziale il potere intuitivo e creativo insito nella particolare capacità di discernimento individuale e dunque collettiva.

Ciò che è essenziale oggi non è in realtà quanta libertà l’essere umano otterrà nella sua vita sociale o personale poiché, come i fatti dimostrano, è sempre un valore relativo, ma siamo interessati a comprendere a quale scopo questa Libertà possa essere costituente per l’Essenza e in quale scopo sarà riposta.
La Libertà non è una cosa in sé, o un fine in sé. Il suo valore per l’intera umanità, e ovviamente per chi la usa, dipende dallo scopo a cui è designata e ancor più destinata.
Nella maggior parte dei casi, la persona che crede di essere “libera” usa il suo tempo libero seguendo senza meta, e senza un’intenzione particolarmente significativa o individuale, vari tipi di passatempo che sono conformati e tradizionali, modelli culturali ben pubblicizzati, alla moda e che attirano la sua attenzione. Avrà quindi guadagnato la libertà di vedersi semplicemente legato a modelli compulsivi sociali contro i quali non desidera nemmeno ribellarsi perché non li vede come stimoli ripetitivi e meccanici, in larga parte frutto di standard di massa socio-culturali. Che cosa ha guadagnato, essenzialmente e spiritualmente, dall’essere libero di fare quello che vuole? Molto poco, a parte la capacità di sprecare la sua vita e il suo tempo in attività improduttive ed estranee ai bisogni essenziali dell’evoluzione umana, e spiritualmente prive di senso e significato.

Il problema è globale e riguarda tutti. Si confronta con ogni uomo o donna che aspira ad una maggiore libertà personale o più “tempo libero” per Essere. La libertà non può avere senso se considerata come un fattore assoluto non legato al nostro desiderio di partecipazione ad un alto Ideale, in qualche gruppo, associazione o comunità.
La libertà non può manifestarsi come mancanza di relazione con gli altri perché non ha senso compiuto.
La libertà, realisticamente e concretamente intesa, è la capacità “interdipendente” di “cambiare marcia”. È un talento in grado di selezionare, come ego individuale o come nazione, il livello e la portata del rapporto vincolante che a vari livelli si ha intimamente con se stessi, la società, l’umanità e l’universo tutto. Rimanere “fuori dal gioco” non è libertà. È pura inerzia o auto-esclusione dalla Vita vivente. Ed è, nella migliore delle ipotesi, un semplice rinvio di una scelta inevitabile: Essere.
Essere liberi significa, senza pressioni esterne o ingiustificabili conflitti personali, essere capaci di cambiare la propria idea di “fedeltà” e di votarsi integralmente e con sincerità verso ciò che in noi e da noi alimenta la Visione interiore, dando tono e motivo al nostro Scopo per la vita.
Integrazione significa relazione; e come ci sono molti livelli di integrazione ci sono anche molti tipi di relazioni, ognuna con la sua specifica qualità e modalità di realizzazione. Ogni legame positivo a una relazione, a un gruppo forte di uno Scopo è di per se Valore, che accettato come mezzo per un fine si rivela incessante fase di crescita e puro strumento evolutivo. Infatti, la differenza fondamentale di “Valore” non è tra l’essere legati e l’essere liberi, ma tra le qualità e gli scopi dei vari tipi possibili di relazioni vincolanti a cui votarsi con gratitudine, consapevolezza e fedeltà.

Realizzare un modello di relazioni di questo tipo è forse una delle esigenze più urgenti e vitali dei cosiddetti “popoli liberi del mondo”. Ciò su cui molti oggi si interrogano non è tanto il grado della loro libertà, quanto il carattere vitale e la validità della loro fedeltà ad uno Scopo comune di Libertà; non quanto sono liberi, socialmente e non, ma perché possono essere liberi; il che significa da cosa sono motivati e a cosa possono devolvere il proprio impegno quotidiano per se stessi e per la collettività.

Sarà la visione indomita dei cuori ardenti, e non le foglie secche dell’autunno, a nutrire e a far germogliare i Semi del nunzio futuro.

Hermes

 

 

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