Allinearsi alla Realtà

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Lo Spirito divino vince attraverso il coraggio, la devozione e la perseveranza del Figlio dell’Uomo. Ma fino a questo momento è stata una vittoria soltanto nel regno degli Archetipi: il Grande Conflitto imperversa ora nella cosxienza planetaria dell’umanità e nel più profondo del cuore di tutti gli uomini, che giurano in nome dell’Essere quantunque rimangano inerti e tradiscono lo spirito del proprio Christos, simili all’apostolo Pietro che tradisce il Maestro che pretendeva di venerare. Tale corruttibilità è il muro di illusioni fatto di stupidità, brama e paura con cui lotta l’uomo che ha scelto la Via dell’Essere.

È evidente, il mondo è in fiamme e il Grande Conflitto non può più attendere un nuovo messia; il Messaggio va risvegliato nell’uomo.
La decisione radicale forse non è chiara e non è stata ancora presa, tranne per nuclei di individui in sincronia ma sinora sparpagliati.
Molte piccole e valide decisioni quotidiane sono prese in tutto il mondo da individui e gruppi per la risoluzione di problemi e difficoltà, gestionali di varia natura, contingenti a questo momento storico. I Discepoli del Mondo, dal loro canto, operano con fermezza; ma se il problema non è veramente focalizzato dal Cuore, la scelta non può essere abbastanza “radicale”, e non può raggiungere la radice della singola persona che manca del contatto col nucleo del proprio Maestro interiore.
Fino ad allora, può non essere richiesta l’irreversibile crocifissione dell’individuo come ego e padrone di qualsiasi cosa avvenga sotto il dominio del suo potere autocrate. L’uomo è chiamato a superarsi, e realizzare che il mondo è se stesso, e che tutto è lui nella misura in cui è risvegliato alla propria cosxienza; per costui ogni crisi è fonte di superamento e una benedizione che apre la porta all’infinità dell’Essere.

L’individuo forte, la cui mente è aperta e saggia, può non aver bisogno di una guida che lo obblighi ad affrontare il suo destino. Per l’uomo forte, è la vita stessa che spesso risponde con circostanze impellenti ed ineluttabili obbligandolo ad attraversare inevitabili crisi. Lo stesso discepolo che confida nel suo centro interiore e nella sua potenziale divinità nel percorso di risveglio di buon grado sceglie la sofferenza volontaria per accelerare i confronti che generano una crisi dietro l’altra. La crisi è necessaria per andare oltre se stessi, il pericolo sempre in agguato è che, sotto tensione, si facciano scelte sbagliate e nel prendere decisioni dettate da sfiducia e stanchezza interiore, si scivoli nell’alienazione, astraendosi dalla Realtà. Ma forse, non vi sono decisioni sbagliate, se sono sincere e aperte a qualsiasi cosa possa accadere; se il discernimento è attivo, i risultati sono collocati sull’altare interiore della propria devozione al Divino, e sta dunque al Divino accettare o respingere le nostre offerte.

Il Maestro interiore nondimeno è sempre presente dietro le quinte, anche se molti mistici affermano che nello spaventoso abisso della “Notte Oscura dell’Anima” la sua presenza non è percepita e la sua voce non è udita. Il discepolo è lasciato in balia della sua solitudine, con le sue sole armi: la spada della volontà pura e lo scudo del discernimento luminoso. La vita dell’individuo che si è consacrato volontariamente al discepolato crea contraccolpi e crisi profonde. Le crisi non devono spaventare, sono soglie attraverso le quali è naturale passare; quello che conta è la qualità essenziale di come siamo disposti per attraversarle. Ciò in cui possiamo inciampare, cadere e rimanere feriti, o fare tragici errori grossolani e ferire quindi gli altri, in molti casi è inevitabile. La differenza principale risiede nella qualità del nostro Essere e del nostro Scopo; la Sincerità è un fuoco d’amore incorruttibile in detti momenti. Questa qualità dell’Essere è più determinante del movente puramente cosxiente; non si dice infatti che “l’inferno è lastricato di buone intenzioni?” Per qualità dell’Essere si intende quello che non possiamo evitare di fare, percepire, o pensare, perché noi siamo pure quello.

Un’irreversibile crisi collettiva è in atto, e quanti sono disponibili ad accettare la madre delle sfide così da accelerare il personale processo di risveglio? Non bisogna restare incantati dalla narrativa separatista che ci lega al passato o ci astrae in un futuro possibile; la vita è solo adesso, è l’ora di Dio, scandisce ogni singolo minuto di ogni singolo giorno; la Realtà è qui, ora. Dobbiamo andare avanti con Fede vivente, perché al fine sopraggiunge la vittoria, perché è certo che l’uomo è nato per vincere ogni avversità e perché ogni cosa è in noi  già oltre di noi.

La ricerca della Realtà è delle imprese la più ardita, perché distrugge completamente il mondo in cui si crede e si vive. Ma se spinti dall’Amore per la Verità e la Vita, non c’è nulla da temere. Ciò che si pensa sia il mondo, in realtà, è la nostra stessa mente, ed è quando realizziamo intimamente che il mondo è una nostra proiezione che ne siamo davvero liberi, e allora la nostra Luce può brillare dalle Tenebre.

Non ci può essere risveglio senza una notte oscura dell’anima, un totale annientamento di tutto ciò che hai creduto e pensato di essere…

H. H.

 

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