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La negazione della realtà, la rimozione attraverso ogni forma di rivoluzione è nella maggior parte dei casi un azzardo disperato, perché la rivoluzione tende sempre prima o poi a trasformarsi in reazione incontrollata; e quantunque eviti questo pericolo, mette comunque in funzione dittature e meccanismi di costrizione esterna che si perpetuano molto tempo dopo la necessaria crisi di riorientamento peculiare in ogni macro evento.
La rivoluzione, nei suoi aspetti violenti, è a vari gradi sempre espressione di scarsità e deficienza. Essa, infatti, implica che il popolo in generale è ancora così oppresso dalla mancanza e dalla paura, così non risvegliato mentalmente e così rigidamente controllato da meccanismi di scarsità sociale, religiosa ed economica, che non può partecipare alla metamorfosi evolutiva della società se non in modo puramente passivo e cieco.
Di conseguenza, questi modelli costrittivi per essere realmente trasmutati vanno fecondati con la forza, violati si potrebbe dire, da piccoli gruppi di uomini assolutamente determinati o appassionati che agiscono come perfette anomalie e distruttori dei motori obsoleti della cultura dominante di quel dato momento storico.
Attraverso la dissoluzione dei vecchi paradigmi si preparano i semi di una nuova Civiltà, da cui deriveranno nel tempo nuove forme, nuovi piani, nuovi modelli mossi da un nuovo ritmo di esistenza.
Tuttavia, queste nuove modalità d’esistenza vanno impresse con la memoria del privilegio, poiché in vero ciò che si distrugge tende sempre a ricomporsi nel proprio domani. Bisogna essere accorti, perché le nuove forme allo sguardo superficiale possono sembrare diverse, seppur lo spirito al loro interno possa rivelare tragicamente gli antichi fantasmi che si credevano abbattuti.
In sostanza, per una definitiva transustanziazione, non può esserci altro che la radicale metamorfosi della mentalità collettiva dei singoli individui, il che significa la trasformazione delle grandi immagini e dei simboli, delle verità e dei valori presi in considerazione, e del modo di vivere generale della cultura che struttura questa società e i pensieri, le fantasie, i sentimenti e i comportamenti di tutti gli esseri umani al suo interno.
Qual è il fattore più fondamentale e cruciale che ci richiama a una profonda rivalutazione per esercitare uniti una concreta rivoluzione interiore?
Questo è ciò che abbiamo a cuore, cosxienti che tutti possiamo farcela, perché in ognuno forte è il Potere della vera Vita.
La Compagnia d’Altrove
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